Plenilunio in Acquario: la pulizia finale.


 Siamo arrivati all'undicesima fatica.

 Partiti in Aprile col segno dell'Ariete, passando di mese in mese per tutti i segni zodiacali, stiamo giungendo al traguardo finale. Siamo stanchi. Provati dalle tante prove che questo anno ci ha proposto. Ma siamo anche arricchiti dai tanti insegnamenti ricevuti e guadagnati sulla Via.

Man mano che ci avviciniamo al giorno del Plenilunio, leggendo il materiale inerente a quella specifica "fatica" (dal libro Le fatiche di Ercole di A. Bailey), mi stupisco sempre molto di quanto effettivamente il lavoro svolto nel mese appena trascorso, sia legato a ciò che leggo. Questo mi dimostra quanto si possa essere più o meno in sintonia con le energie che in quel preciso momento sono in circolo.


Undicesima fatica: Il ripulimento delle stalle d'Augia.

Ercole si trovava di fronte all'undicesima porta, pronto ad affrontare la sua penultima fatica. 

Il Maestro così parlò: "Ercole, tu hai acceso la tua lampada. Adesso dovrai portare la tua luce nel mondo e aiutare gli altri ad accendere la propria. Hai trovato la tua Luce. È divenuta un faro splendente. Adesso però, voltale le spalle, torna indietro e vai a liberare il mondo dalla sua oscurità".

Ercole si incamminò immediatamente. Era diretto verso il regno d'Augia dove un vecchio re, che governava da più di trent'anni, dopo avere accumulato molte ricchezze, tra cui cavalli, animali e scuderie, non aveva però mai ripulito le stalle dove gli animali giacevano. Tutto il regno era afflitto da un orrendo fetore e da pestilenze che mietevano vittime ogni giorno. 

Una volta giunto in quel luogo puzzolente e insano, Ercole si recò dal re e si propose di ripulire quelle stalle, gratuitamente. 

Il re però era sospettoso e non credeva che al mondo potesse esistere qualcuno che volesse aiutare gli altri senza ricevere in cambio una ricompensa. Il re diffidente, propose ad Ercole una sfida: "Se riuscirai a ripulire le stalle in un solo giorno, il che é praticamente impossibile, io ti darò una parte dei miei averi. Ma se non ci riuscirai, allora la tua vita sarà nelle mie mani". Ercole accettò e si mise a lavoro.

Studiò la situazione. Le stalle erano molte e il livello di sudiciume accumulato era incredibile. Del tutto inutile sarebbe stato mettersi a spazzare. Nemmeno in cento giorni avrebbe mai potuto farcela. Ma Ercole, aveva visione d'insieme e così, allargando il suo sguardo, notò che lì vicino scorrevano due fiumi limpidi. Con un grande sforzo e molto impegno, deviò il corso dei fiumi e inondò le putride stalle di acqua pulita. 

Ecco che in un solo giorno il lavoro di ripulitura era stato fatto!

Ercole, soddisfatto di sé, si recò dal re, il quale, sorpreso di fronte al risultato conseguito, non volle però riconoscergli il merito, dicendo che il lavoro era stato fatto dal fiume e non dall'uomo. 

Per Ercole ormai il riconoscimento del re non aveva nessuna importanza. Allora si voltò e si rimise in cammino, verso la dodicesima e ultima porta.

Le parole del Maestro furono: "Sei diventato un Servitore del mondo. Hai donato la tua Luce agli altri. Il gioiello di questa fatica sarà per sempre tuo".


Riassumiamo brevemente il percorso fatto fin qui, durante questi undici mesi, che simboleggia in micro il percorso che la nostra anima assieme alla personalità compie ogni anno intorno al Sole, ma allo stesso tempo in macro, la Via che il nostro Spirito attraversa di segno in segno passando da una incarnazione all'altra, e a livello cosmico, il passaggio dell'umanità da un'Era all'altra. Tutto é collegato. Tutto segue uno stesso percorso, governato dalle stesse Leggi e con gli stessi obiettivi: il piccolo uomo durante la sua piccola vita, lo Spirito durante tutte le sue incarnazioni, l'umanità attraverso le diverse Ere.

Siamo partiti in Aprile col segno dell'Ariete: Ercole (noi stessi) impara a controllare il pensiero.







In Maggio siamo passati dal segno del Toro , imparando a controllare il desiderio in tutti i suoi aspetti, dai piu bassi, ai piu elevati.


In Giungo attraverso Gemelli, Ercole inizia a divenire cosciente della sua dualità. Anima e corpo. Come integrarli? Come coordinarli?







Luglio, il mese del Cancro , nel quale inizia timidamente a percepirsi come parte di un gruppo. Ma dovrà lavorare ancora molto per fa sì che questa consapevolezza diventi una certezza.


Agosto, il mese del Leone : "Io sono" e tutti gli altri mi dovranno seguire! Liberarsi, una volta per tutte, da questo dettame e iniziare a scordarsi di sé, mettendo l'altro in primo piano.






Settembre in Vergine: iniziano ad aprirsi gli occhi interiori di fronte a un qualcosa che dimora dentro di noi da sempre ma che non potevamo vedere perché accecati dalla nostra presenza ingombrante. Finalmente si comincia a scorgere l'Essenza.


Ottobre, la Bilancia: equilibrare gli opposti, fuori e dentro di noi.







Novembre, lo Scorpione: si completa il lavoro iniziato in Toro e ci si libera finalmente dalle illusioni che ci hanno incatenato fino ad allora. Si é adesso liberi. Liberi di procedere speditamente verso la cima della montagna.







Dicembre, Sagittario: la personalità é ormai integrata; é cosciente della presenza dell'anima; pronta ad iniziare la tanto attesa risalita sulla montagna (dell'Iniziazione). È concentrata. Ha un'unica direzione che ormai non lascerà più.


Gennaio, il Capricorno: il caprone che sale la Montagna e raggiunge la vetta, sulla quale avviene la Trasfigurazione. Da questo momento, Ercole é un'iniziato che, trovata la sua Luce, farà Luce nel mondo.


Arriviamo così al segno dell'Acquario, in Febbraio. 

Ingenuamente possiamo essere portati ad idealizzare il concetto di Iniziazione e ancora di più coloro che l'Iniziazione l'hanno raggiunta, i Maestri, gli eroi come Ercole appunto. Possiamo essere portati a pensare che siano importanti, superiori, migliori di noi. E ancora, pensare che a loro siano destinati lavori delicati e di responsabilità. Tutto questo avviene nel momento in cui usiamo i nostri parametri "terrestri" per valutare qualcosa che appartiene ad altre sfere. Questa undicesima fatica delude le nostre aspettative e mette a nudo la verità, per quella che é: una volta raggiunta l'Iniziazione ad Ercole non viene chiesto di fare chissà cosa. Al contrario, gli si chiede di ripulire delle stalle dal letame. 







Sfatiamo quindi un mito. Spesso, ciò che ci viene chiesto di fare, é di sporcarci le mani, é di metterci in ginocchio, come l'ultimo degli ultimi, e ripulire la sporcizia che ci sta intorno. Non tutti possono fare questo. Alcuni ci provano, ma solo chi ha conseguito un certo traguardo interiore, può veramente farlo. E, detto fra noi, in pochi sono veramente disposti a essere gli ultimi tra gli ultimi, a lavorare silenziosamente dietro le quinte, a fare il lavoro che nessun'altro vorrebbe fare, magari senza ricevere nessun ringraziamento o riconoscimento. Addirittura, venendo mal interpretati o offesi nelle intenzioni, travisati, fraintesi, mal giudicati...perché come dice il re ad Ercole: "Chi vorrebbe sporcarsi le mani per non ottenere niente in cambio?". 

La legge dell'uomo, la legge della strada, ci dice che nessuno fa niente per niente. Ci insegna ad essere diffidenti. A non credere. Dietro ad ogni buona intenzione, se ne nasconde sempre una cattiva! 

Ma noi non possiamo applicare questa legge, così imprecisa e limitata, a ciò che Ercole, l'iniziato, sta tentando di fare. Dobbiamo rifarci ad una Legge diversa. 

Ercole, raggiunta l'Iniziazione sul monte del Capricorno, é diventato ormai a tutti gli effetti un "Maestro che serve". Non é più interessato a se stesso, alle sue ambizioni personali. È un tutt'uno con la coscienza cosmica. Non dura fatica a fare ciò che fa, perché se lo sforzo nasce dalla rinuncia di qualcosa a cui siamo attaccati (il nostro tempo, il nostro denaro, le persone che ci illudiamo di possedere...), lui oramai non possiede più questi illusori attaccamenti. Non ha più desiderio di emergere sugli altri, di essere migliore degli altri. Non é interessato a posizioni di potere perché il vero potere che ha scoperto di avere é dentro di sé e nessuno glielo può togliere o dare. 

Ma concretamente, cosa fa Ercole per ripulire le stalle? Non si mette a spazzare il pavimento da solo, illudendosi di potercela fare con le sue forze. Possiede visione d'insieme, discernimento, capacità di sintesi...E lavora non più come un sé separato ma come "gruppo". Si accorge della presenza dei fiumi e capisce che quella é l'unica strada possibile. 

Ma prima, butta giù tutti i muri delle stalle. Abbatte le barriere, per far filtrare l'acqua pulita dalle stalle fetide. 

Quando riusciamo ad abbattere le barriere interiori, che ci separano dall'altro; quando riusciamo a credere nell'altro, ad avere fiducia nell'altro; quando, avendo acceso la nostra lampada, finalmente riusciamo a vedere la Luce dell'altro, anche se nascosta...ecco che allora e solo allora possiamo far passare le acque purificatrici.

Due fiumi che simboleggiano le due acque fondamentali: l'acqua della Vita e l'acqua dell'Amore.

Gesù Cristo durante la sua missione sulla terra, ci ha consegnato l'undicesimo comandamento (undicesima fatica-undicesimo comandamento): "Amatevi l'un l'altro". Questo é ciò che siamo chiamati a realizzare in Acquario, sia come sfida personale, passando da questo segno nel mese di Febbraio, sia come Anime incarnate in quel segno durante una vita intera, e sia come esseri umani che sono appena entrati nell'Era dell'Acquario, la quale ci propone, con la sua energia, di imparare proprio questo: ad amarci l'un l'altro.


Siamo ancora lontani, tutti, da questo obiettivo, ma la buona notizia é che abbiamo ben 2500 anni per realizzarlo!



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