Plenilunio in Toro: il controllo delle emozioni.


 Quello di maggio é il Plenilunio (https://dilettasanigoccedidio.blogspot.com/2022/04/plenilunio-di-aprile.html) più importante dell'anno, che coincide con il Festival del Wesak, appuntamento esoterico atteso da molti, in tutto il mondo. 
È quindi, consigliato stare con le antenne dritte, per ricevere i tanti messaggi e le tante intuizioni che questa luna piena ci porterà.
 In questo post non mi dedicherò a raccontare il festival del Wesak perché questo, per la sua importanza, richiede un post a parte.
 Invece, come promesso, vi racconterò della seconda fatica di Ercole, che ci farà da guida nel segno del Toro e delle sue sfide. 

La cattura del toro di Creta.

 Ercole se ne stava da solo, chiuso nel suo silenzio, tormentato dal dolore per la perdita dell'amico fidato, accaduta durante la prima fatica); un giorno di quelli, gli viene detto di essere pronto a varcare la seconda porta e di potersi dedicare alla seconda prova.
 Nonostante il logorio interiore, Ercole non si tira indietro e parte per la sua missione: trovare e catturare il toro sacro nascosto nel terribile labirinto custodito da Minosse, nell'isola di Creta.
 Per trovare il sacro animale, Ercole non riceve nessuna istruzione precisa, può fare affidamento solo su se stesso (ricordiamo che Ercole simboleggia l'anima); così, seguendo la luce che brilla sulla fronte del toro, lo trova, lo insegue, lo cattura e lo monta come fosse un cavallo, attraversando al galoppo le acque dall'isola di Creta fino alla terra ferma, incoraggiato anche dalle Sette Sorelle (Le Pleiadi), arrivando così nel luogo dove vivevano tre grandi ciclopi, che lo attendevano. Ercole percorse tutto il "sentiero" facendosi luce davanti. Una volta arrivato su quella terra, i tre ciclopi, esseri strani con un solo occhio nel mezzo della fronte, afferrarono il toro e lo portarono al sicuro, salvandolo dalla morte. 


Quando Ercole tornò nella sua terra, il maestro che lo attendeva, li chiese perché fosse tornato a mani vuote: "Perché ho fatto il mio dovere, Maestro, e ora il toro é al sicuro nel luogo sacro". "Ben fatto" rispose il Maestro; "con questa prova, che é stata più facile per te, hai imparato a dosare nel modo giusto le tue forze, hai imparato il giusto senso delle proporzioni. Adesso, puoi incamminarti verso la terza porta. Cammina seguendo la luce nella luce".

 
Se la prima fatica ci raccontava l'inizio dell'opera di Ercole sul piano mentale, questa seconda fatica ci racconta invece il lavoro sul piano emotivo: si parla infatti del mondo del desiderio e della sua potenza. Questa fatica é una delle più importanti, assieme a quelle in Gemelli, Scorpione e Pesci, che vedremo in seguito. Spiega la Legge di Attrazione, quella forza magnetica che é alla base della costruzione di ogni forma manifesta. Vediamo in che modo. 
La costellazione del Toro é considerata come particolarmente importante; infatti é chiamata anche la "Croce Fissa nei cieli", e la presenza della stella fissa Aldebaran, detta anche "L'Occhio del Toro", fa di lei la costellazione che conferisce al discepolo sul sentiero, l'illuminazione. 



Questa costellazione, nell'antichità era considerata la stella guida dei cieli e particolarmente legata alla figura del Cristo. Nell'antico Egitto il Toro era considerato l'interprete della voce divina; più tardi, dai cristiani, il Verbo fatto carne. 
Luce, illuminazione e suono: questa é la costellazione del Toro. Ma in che modo può portare illuminazione? 
Il segno del Toro é fortemente legato alla luna e governato da Venere. La luna é da sempre il simbolo della materia, della forma. Quindi, il lavoro da svolgere in Toro é proprio quello di riconoscere la forma (la materia), ovvero trovare il toro sacro, glorificarla e purificarla, la cattura del toro sacro, ed infine domarla: cavalcare il toro come fosse un cavallo. 
Quando questo lavoro sia stato fatto, allora e solo allora, la luce può brillare. L'unione dello Spirito con la materia, dell'anelito spirituale, simboleggiato da Venere e il desiderio carnale, la Luna, che si attraggono e si sposano creando bellezza e unità. 

Quindi, la lezione da apprendere in questo segno e che rappresenta la sfida di questo Plenilunio, é di comprendere la Legge di Attrazione e il corretto uso e controllo della materia.
 Fin tanto ci manterremo a livelli bassi dove la materia attratta sarà usata unicamente per scopi egoistici, per ambizioni personali..., resteremo noi stessi a quei livelli. 
Quando impareremo ad innalzare "la materia al cielo", allora inizieremo ad usarla nel giusto modo, ovvero per costruire un luogo interiore che sia degno di ospitare l'anima.
 È un duro lavoro sul mondo dell'illusione, Maya, che con le sue forme ci attrae e ci confonde. 
Il labirinto, dove il Toro é tenuto nascosto, simbolo della Grande Illusione, sull'isola staccata dalla terra ferma. Il discepolo, Ercole, é staccato dalla sua anima perché ancora perso nel labirinto dell'illusione. Unico modo per uscirne, é trovare il toro, il mondo del desiderio, catturarlo e poi montarlo, passando sulle acque (il mondo emotivo) e approdando sulla terra ferma (il regno dell'anima).
 Stiamo attenti però: il toro non viene ucciso, viene solo cavalcato e portato in salvo! 
Qui l'ammonimento é importante: non ci viene richiesto di cancellare i nostri desideri. Questo non sarebbe possibile, almeno fino ad un certo punto del percorso evolutivo. La repressione forzata dei desideri produce solo effetti negativi. Quel che é richiesto é semmai di non esserne più vittime. Arrivare al punto in cui ciò che facciamo, non é più determinato dai nostri desideri appunto, ma da ciò che siamo. 
 È l'anima che allora cavalcherà la forma, e non viceversa. E tutto il corpo si riempirà di Luce: la meravigliosa luce della costellazione del Toro.



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