Plenilunio in Ariete: il controllo della Mente.


Il primo Plenilunio (https://dilettasanigoccedidio.blogspot.com/2022/04/plenilunio-di-aprile.html) dell'anno é quello di Aprile, che corrisponde al segno dell'Ariete.

Come sappiamo il periodo intorno al Plenilunio di ogni mese é molto importante perché le energie spirituali, che sempre sono presenti intorno a noi, in quei giorni lo sono di più e in forma più potente. Ho già abbondantemente raccontato sia del significato del Plenilunio in generale che del lavoro da poter svolgere in quei particolari giorni, nel post intitolato Plenilunio: ogni mese ha il suo tesoro, che ovviamente trovate nel blog e nella pagina dedicata al Plenilunio in alto a sinistra. 

 Non é mio compito entrare qui in questioni astrologiche o astronomiche, ma posso invece riportare le parole dei Maestri che tramite i principi della Saggezza Eterna ci guidano ogni giorno. 

Per poter comprendere al meglio questi complessi significati, possiamo rifarci al racconto delle mitiche dodici fatiche di Ercole. Esiste un libro, facente parte dei famosi libri blu  (https://dilettasanigoccedidio.blogspot.com/2022/02/le-mie-fonti-di-ispirazione.html) che ne parla abbondantemente (Le dodici fatiche di Ercole- Alice Bailey).
 Ercole rappresenta l'Anima di ognuno di noi che, una volta risvegliata, inizia la sua strada di ritorno verso la Casa del Padre. Questa strada é rappresentata dai dodici segni zodiacali che si dice l'essere umano percorra per l'ultima volta nelle sue ultime dodici vite, affrontando le prove e dimostrando di aver acquisito tutte le lezioni necessarie. Quando Ercole inizia il Sentiero, é pronto ma é solo all'inizio e, come ogni aspirante e discepolo, cascherà e si rialzerà, fallirà e alla fine arriverà alla meta. 
Nella sua prima fatica, Ercole é chiamato a catturare dei cavalli da guerra e delle giumente da riproduzione che distruggono e uccidono. Per Ercole non sarà poi così difficile catturarli ma peccherà di presunzione e sarà costretto a ricominciare tutto da capo, perdendo anche l'amico amato che si era proposto di aiutarlo. 

Ma vediamo il racconto:

La prima fatica: La cattura delle giumente antropofaghe.

La prima porta era spalancata. Il Maestro disse a gran voce: "Ercole, passa la porta ed entra sul Sentiero. Compi la tua missione e torna da me."
Diomede, figlio di Marte, aveva un allevamento di cavalli neri e giumente bianche da guerra. Erano molto selvaggi e feroci, tanto da danneggiare i terreni e uccidere uomini; generavano continuamente cavalli sempre più feroci e malvagi. Tutti ne avevano paura.
Ad Ercole fu chiesto di catturare i cavalli e le giumente. Ercole, dopo aver accettato la sfida, chiamò in aiuto l'amico fidato Abderis. Egli accettò e i due si misero a combattere. Con facilità riuscirono a catturare tutti gli animali stringendoli in un angolo senza via d'uscita. Ercole, fiero della sua prodezza, chiese all'amico di portare lui stesso i cavalli catturati, oltre la porta e proseguì il suo cammino. 
Ma Abderis era debole e non riuscì a trattenere le giumente che gli si rivoltarono contro, uccidendolo e scappando di nuovo.
Ercole, sconvolto dal dolore per la perdita dell'amato amico, si rimise in cerca degli animali fuggiti. Li trovò, li catturò di nuovo e li portò personalmente fino alla porta. 
I cavalli furono messi al riparo per essere addomesticati. La missione era compiuta, ma il Maestro disse ad Ercole: "Hai superato la prova ma lo hai fatto male. Imparane la lezione e procedi verso la seconda porta."

Perché la prima fatica é proprio nel segno dell'Ariete? 
"Questo segno", ci spiega il Maestro Tibetano, "é sempre stato indicato come il primo segno dello zodiaco. È in esso che la grande ruota inizia il suo ciclo (ciclo di reincarnazione). È il segno del principio.
 Per l'essere umano comune (alle prime incarnazioni) rappresenta l'entrata nel ciclo di esperienze, mentre per l'aspirante e il discepolo (dopo molte incarnazioni) rappresenta l'inizio dello stadio finale sul sentiero evolutivo. Da una parte inizia la vita della forma, dall'altra quella dello spirito. Ovvero, fino ad un certo punto, la forza vitale di questo segno viene utilizzata esclusivamente nel mondo materiale, per fini materialistici ed egoistici; da un certo livello in poi, inizierà ad essere utilizzata per fini altruistici anziché unicamente per soddisfare la propria avidità.
"E non parliamo di una forza qualsiasi. La forza del segno di Ariete é un insieme di impulsi potenti, di violente fluttuazioni e sforzi esagerati che spesso portano al fallimento, proprio come Ercole nella prima parte della storia, ma alla fine conducono sempre alla vittoria". 
Aggiungiamo qualche altro particolare: "Simbolicamente parlando, i cavalli rappresentano l'attività intellettuale". Infatti, é solo quando diventa un discepolo pensante che Ercole può affrontare la prima fatica, cioè quando la sua mente é pronta, focalizzata e polarizzata nel giusto modo; traguardo, questo, che si raggiunge solo ad un certo stadio del percorso. 
"Il cavallo bianco simboleggia la mente illuminata; il cavallo nero, la mente inferiore; le giumenta da riproduzione, rappresentano la facoltà mentale femminile creatrice". 



Fin quando la nostra mente sarà focalizzata nei suoi aspetti inferiori, ciò che potrà creare sarà solo disordine e distruzione (le giumente che partoriscono cavalli da guerra). Quando invece siamo finalmente focalizzati nella mente superiore, allora possiamo dedicarci a creazioni luminose e utili per tutti.
 La prima lezione nascosta quindi nella prima fatica é proprio questa: imparare il potere della nostra mente, del pensiero, strumento tanto creativo, quanto pericoloso, se messo nelle mani dell'illusione e dell'ignoranza. 
Il Maestro Tibetano ci dice: "Ogni aspirante deve imparare il giusto uso della mente...catturarne l'aspetto femminile (le giumente), in modo che non possa più generare cavalli da guerra. Chiunque può riscontare di possedere queste devastanti giumente, osservando attentamente per un intero giorno, i suoi pensieri e le parole che pronuncia, anch'esse prodotte dal pensiero". 
Ecco quindi che Ercole, una volta catturati i cavalli, sopravvaluta se stesso e li affida all'amico d'infanzia, che nella storia simboleggia la personalità. Quando pecchiamo di presunzione e pensiamo di poter affidare alla nostra personalità, il controllo dei pensieri, il risultato finale può solo essere il fallimento. Infatti, l'amico muore, schiacciato dalle cavalle...la personalità schiacciata dalla forza del pensiero che devasta e distrugge, se non controllata dall'Anima. 
Questa é la grande lezione della prima fatica. Appuntamento al prossimo Plenilunio, in Maggio, che corrisponde anche con l'importante evento del Wesak, e alla prossima fatica di Ercole, la cattura del Toro di Creta.

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