Il Maestro Gesù: la Via, la Verità, la Vita.
Scrivere un pezzo dedicato al Maestro Gesù mi sembra un'opera alquanto azzardata. Ma per quanto io mi possa sentire in soggezione nonché inadatta, diciamo pure insufficiente a tale compito, non posso in nessun modo non inserire in questa nuova rubrica dedicata ai Grandi Maestri, uno scritto su Colui che é stato definito Il Maestro dei Maestri.
Prima di iniziare, vorrei ricordare che nella persona di Gesù, si intersecano due figure differenti, che spesso sono state sovrapposte, per ovvi motivi, ma che invece é necessario scomporre, se vogliamo approcciarci a Lui e alla Sua opera nel modo più corretto.
Vi é infatti un Gesù uomo, nato sulla Terra, come ognuno di noi, da una madre e da un padre. Un uomo insomma. Certo non un uomo qualunque! Un essere umano già molto evoluto che tornò sulla Terra volontariamente per conseguire determinate acquisizioni.
E poi, C'è il Cristo, lo stato di coscienza più evoluto nel nostro sistema solare, che penetrò nel corpo di Gesù durante il Battesimo e che lo guidò nella Sua missione sulla terra fino alla morte e anche dopo.
Non possiamo non distinguere queste due figure, anche perché gli obiettivi di entrambi sono diversi, anche se ovviamente intersecati. Non entrerò nello specifico su questo tema perché esiste sul blog già un altro articolo dedicato interamente a questo argomento. Se sei interessato ad approfondire, puoi leggerlo!
Proviamo quindi a tracciare un racconto del cammino di Gesù sulla Terra, da quando é nato fino al momento della Sua morte, detta la Crocifissione. Da quel momento in poi, infatti, il Suo percorso come Gesù in quella incarnazione termina, mentre proseguirà quello del Cristo, attraverso la Resurrezione e l'Ascenzione, di cui però per scelta non tratterò in questo articolo.
La maggior parte delle nozioni che condividerò in questo post, sono tratte dal libro "Da Betlemme al Calvario. Le iniziazioni di Gesù", uno dei libri blu di Alice Bailey.
Il Maestro Tibetano, nel libro suddetto, ci dice che tutta la storia riguardante Gesù e la Sua incredibile vita, documentata nei Vangeli e nella Bibbia, non é soltanto un racconto straordinario di quella Figura divina che dimorò un tempo fra gli uomini, ma contiene anche un significato pratico ed un senso preciso per l'uomo progredito della nostra epoca.
Ovvero, leggendo i Vangeli, in una certa maniera e seguendo una data chiave di lettura, abbiamo a disposizione una Guida precisa e dettagliata di quel Sentiero che ogni essere umano si trova a calcare e a percorrere nel suo viaggio di ritorno verso Casa.
Gesù non ha fatto niente di diverso o di eccezionale, se non percorrere quel Sentiero per primo e, con il Suo esempio, mostrarci la strada.
Come dice Lui stesso più volte: "Anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi".
E come si dipana allora questo Sentiero sotto i nostri piedi?
Attraverso cinque grandi momenti di crisi. Non sono ovviamente le uniche crisi sulla Via. Anzi possiamo dire che il percorso é costellato da continue difficoltà e prove. Ma ve ne sono cinque, più importanti, che segnano momenti di passaggio fondamentali, da uno stato di coscienza più basso, ad uno più alto...queste cinque crisi vengono anche chiamate le "Cinque Iniziazioni"; in realtà sarebbero sette, ma le ultime due sono talmente oltre da rendere superfluo adesso il loro racconto.
Per darvi una misura del livello al quale ci troviamo, possiamo dire che il Maestro Tibetano passò nella sua ultima vita la quinta Iniziazione, Gesù la quarta, mentre un uomo di valore come Steiner sembra che non riuscì a superare la terza...
Ma prima di approdare alle cinque crisi finali, cosa c'è? In cosa é impegnato l'uomo?
Fino ad un certo punto del cammino, é semplicemente (e si fa per dire!!!) preso dai compiti della vita terrena: sopravvivenza, vari compiti evolutivi, tante lezioni da imparare... finché non arriva il momento di iniziare a farsi alcune domande. Questa fase, che é antecedente alla Prima Iniziazione, rappresenta comunque già un buon livello raggiunto.
Ricordate cosa fa il principe Siddartha nel film Il piccolo Buddha?
Nonostante sia vissuto nella ricchezza e abbia tutto ciò che desidera, ad un certo punto della sua vita, un momento ben preciso, inizia a sentire qualcosa...una sorta di insoddisfazione, un disgusto, una nostalgia... Sarà proprio questo insieme di emozioni apparentemente senza senso a portarlo fuori dal palazzo.E così accade anche ad ogni essere umano...Usciamo dal palazzo dorato e iniziamo ad aprire gli occhi. Spesso quello che vediamo non ci piace: ricordate? Il principe vede per la prima volta la vecchiaia, la povertà, la malattia e la morte. Incontra la sofferenza. E decide di voler trovare il modo per liberarsene.
Infatti il Buddhismo, che é antecedente al Cristianesimo, ci offre proprio i mezzi per liberarci dalla sofferenza, che secondo il Buddha é provocata dall'attaccamento alla forma.
Questi mezzi sono: il Distacco (dagli elementi dei sensi), la Spassionatezza (Dispassion, diventare immuni dalle sofferenze della natura inferiore) e la Discriminazione (distinguere tra bene e male). Tutte parole, come ci fa notare il Tibetano, che iniziano con la lettera D, la quarta lettera dell'alfabeto. Il 4, per motivi che qui non posso approfondire, é il numero simbolo dell'essere umano; quindi, attraverso questi mezzi, donateci dal Buddha, possiamo educare, trasformare e trascendere la nostra natura prettamente umana, la Personalità, e fare i primi passi che ci condurranno verso il Cristo.
"Siate dunque perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste", ci dice Gesù in Matteo (5:48): prepararsi nel modo migliore possibile per poter intraprendere quella Via che Lui ci ha mostrato. Essere perfetti non significa non fare errori o non avere più elementi da migliorare, ma piuttosto compiere volontariamente quegli sforzi di auto-disciplina
che al momento opportuno ci aprirà la Porta dell'Iniziazione.La maggior parte di noi, che siamo interessati a queste tematiche, si sta preparando ad attraversare quella prima Porta, attraverso molti sforzi, pazienza e perseveranza negli intenti.
LA PRIMA INIZIAZIONE: LA NASCITA A BETLEMME.
"Se uno non nasce di nuovo, non può vedere il regno di Dio" Giovanni, 3:3.
Giuseppe significa "Colui che aggiungerà", ed infatti essendo un falegname, un artigiano, un uomo che forgia la materia con le proprie mani, rappresenta in questa Santa Storia, l'aspetto costruttore di Dio.
il solstizio d'inverno. Proprio quando pensiamo che l'oscurità abbia vinto, che la luce forse non tornerà più. Proprio allora invece accade il miracolo, che non é una grazia ricevuta ma frutto di un duro e silenzioso lavoro interiore.
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