Dialoghi con l'Anima.

 Sto facendo meditazione e mi arriva questa immagine:


un corpo nudo avvolto e legato in fascine colorate simili a quei lacci che si usano per fare le treccine. Questi lacci sono fini e di tutti i colori. Stringono, ma non troppo. Il corpo riesce a respirare ma non a muoversi.

Per tutto il giorno penso e ripenso a questa immagine. A chi appartiene quel corpo senza testa? E cosa rappresentano quei lacci?

Ci passo sopra col pensiero tante volte, senza però mai soffermarmici troppo.

Il giorno dopo, complici anche alcune letture che sto facendo sul'importanza dell'immaginazione creativa come mezzo per esplorare l'inconscio (Jung!), decido di fare un tentativo. 

Entro in meditazione.

Sono rilassata.

Non ci sono emozioni particolarmente entranti.

La mia mente é calma e attivamente aspetta, curiosa e attenta.

Chiedo, non so precisamente a chi, ma comunque chiedo, come ho imparato ormai a fare con fiducia e ironia: "Mi aiuteresti a capire che cosa rappresenta l'immagine che ho visto ieri in meditazione? Quella coi lacci, sai!..."

Una voce, forte e chiara, subito mi risponde: "Certo!".

Non mi aspettavo che sarebbe stato così facile e immediato!

Io: "Che cosa sono quei lacci? E chi é la persona legata?".

Voce: "Sono io!".

Io: "Ah! E chi sei tu?".

Voce: "La tua Anima".

Io: "Ah!". La cosa inizia a farsi interessante!

Io: "E chi ti ha legata così?".

Anima: "Tu!".

Io: "Ah!". Sento rammarico.

Ancora io: "Ma, allora, se tu sei l'Anima e sei così potente come dicono, perché non  ti liberi da quei lacci da sola?".

A: "Non posso. Devo rispettare il tuo libero arbitrio. Solo tu puoi sciogliere quei lacci. Io pazientemente aspetto".

Mi dispiace per Lei e non capisco il perché di ciò che mi sta raccontando. Dovrei avere le risposte e invece non so niente di tutto questo. E' qualcosa che accade in luoghi a me sconosciuti. Eppure miei.

Decido allora di chiedere ancora, per capire...

Io: "Perché ancora non li ho sciolti?".

A: "Perché hai paura".

Questa proprio non me l'aspettavo!

Io: "Paura di che?".

A: "Di me!".

Questa poi!!!... Di male in peggio!

Io: "Esattamente, di cosa avrei paura?".

A: "Che nello sciogliermi completamente, tutti ti prenderanno per pazza".

Sento una fitta al cuore. C'é così tanta verità in quello che dice, che faccio fatica a starci dentro. 

Rifletto.

E' pesante. Pesa sul cuore. La sento la paura. Ma anche la vitalità. La voglia di spogliarmi dal peso sul cuore.

Dopo un pò...

Io: "Li tagliamo?".

A: "Decidi tu!".

Mmmmmmm

Io: "Va bene, lo voglio!".

Improvvisamente, mi ritrovo un grande paio di forbici in mano. Tipo quelle da cucina ma molto più grandi. Mi avvicino al corpo legato davanti a me e piano piano, comincio a tagliare. E' piuttosto facile perché i fili non sono massicci. Li taglio tutti, fino all'ultimo laccio.

Dall'apertura dei fili tagliati, immediatamente, un essere fatto completamente di luce, scivola fuori da quel corpo. Mi sta davanti. E' leggermente più alto di me. E' libero. Respira. Ma non scappa, anzi, capisco che é lì per me. E non se ne andrà.

Ci osserviamo reciprocamente.

A: "Vuoi che ti entri dentro? Mi dai il permesso di entrare dentro di te? Così saremo una cosa sola...".

Ci penso. Non sento pericolo. Solo curiosità e un senso di pace che mi pervade completamente.

Io: "Va bene", dico.

Inizia così ad avvicinarsi, molto lentamente. E' sempre più vicino al mio corpo. Io resto immobile. Non ho paura. Sento il calore che emana da quella luce. E' come una forza che delicatamente penetra dentro ad ogni mia cellula. Le mie molecole si mescolano con le sue. E' una sensazione nuova, mai provata prima, nemmeno in sogno; é strana, é bella. Sento fiducia, gioia e altro ancora che le parole non riescono a raccontare.

A: "Balliamo?" mi chiede.

Io: "Si!".

Iniziamo a muoverci insieme in una danza armoniosa. Ci dondoliamo da destra a sinistra, ritmicamente come se fossimo un unico essere, e forse lo siamo davvero.

Provo una sensazione di completezza totale, come se non avessi più bisogno di nient'altro.

Alla fine di questa dolce danza d'amore, mi dice: "Nella vita, nei tuoi affetti più importanti, hai sempre cercato me. Ma in loro non potevi trovarmi. Loro sono esseri umani, sbagliano, feriscono, proprio come fai tu, sbagli, ferisci...Questo ti ha sempre deluso ma le tue aspettative erano irrealistiche, sia verso gli altri che verso te stessa. 

Solo Io posso starti accanto nel modo in cui tu desideri. E in realtà l'ho sempre fatto, ma tu non lo vedevi. 

Adesso lo vedi però!

Adesso Mi vedi.

E non ci lasceremo più.

Certo, talvolta ancora la nostra danza si interrompe e c'é un'apparente separazione. Ma col tempo, anche questa svanirà e allora dal due saremo finalmente UNO ".



Commenti

Post più popolari