L'Amor che move il sole e l'altre stelle.

Il male non può mai essere giustificato.

Ogni volta che scegliamo il male, che sia rivolto verso noi stessi o verso gli altri, poco importa, andiamo in direzione contraria alla nostra vera natura. Per quanto infatti possa sembrare l'esatto contrario, e per quanto ciò che accade dentro e fuori di noi spesso lo contraddica, la vera natura dell'essere umano é l'Amore

Siamo nati in un universo che é fatto d'Amore, che é costruito con i mattoni dell'Amore e che funziona secondo la Legge dell'Amore.

Ovviamente con la parola Amore non intendo quel sentimento spesso confuso, molto emotivo, instabile come montagne russe, che tutti noi prima o poi proviamo  nei confronti di qualcuno. 

L'Amore di cui parlo e di cui siamo fatti, é qualcosa di profondamente diverso; é un altezza che solo fugacemente possiamo intuire, almeno per ora.

"L'Amor che move il sole e l'altre stelle", diceva Dante, che essendo stato un iniziato di un certo grado, quel fulgore, chiamato Amore, lo doveva aver intuito, quanto meno; e proprio il viaggio dell'essere umano verso l'Amore é infatti ciò che racconta nella sua Divina Commedia: il terribile e meraviglioso viaggio dagli inferi al paradiso. Un viaggio lungo e pernicioso che tutti noi percorriamo fino alla stazione d'arrivo: l'Amore, appunto.

Definire l'Amore é molto difficile per me; dal livello dove io mi trovo infatti ciò che posso fare é piuttosto provare a scartare tutto ciò che Amore non é. Ed é già un inizio! 

Molti pensano che il contrario dell'Amore sia l'odio. Ma non é così. L'Amore é un concetto talmente divino da non avere contrari. Non esiste l'opposto dell'amore. L'odio non é l'opposto dell'Amore. 

Odiare infatti significa separare, o meglio dal sanscrito avadhit, respingere, allontanare. Quando odio, mi allontano. Mi illudo di essere diverso dall'oggetto odiato, magari migliore. E così ne prendo le distanze, a volte con le parole, altre volte con i fatti. 

Ma allora l'amore, se fosse il contrario dell'odio, dovrebbe rappresentare l'unire, l'avvicinare, il mettere insieme. Ecco perché definiamo "rapporti d'amore" quelle relazioni che mettono insieme due o più persone. Proprio a causa di questo fraintendimento etimologico di partenza. 

Mi spiace deludere ma l'Amore non ha niente a che fare con le relazioni affettive o sessuali o di altro tipo. O meglio, in quelle relazioni potenzialmente potrebbe esserci anche l'amore ma più spesso si tratta invece di affetto, attrazione fisica o mentale, bisogno emotivo, dipendenza reciproca...tutte cose che con l'Amore non c'entrano niente. 

Quindi se l'Amore non é il contrario dell'odio, allora che cos'è? 

Una persona che ama veramente, com'è? Come si riconosce in mezzo agli altri? Come si comporta? 

Esiste davvero qualcuno in grado di amare veramente? Esiste l'amore incondizionato? E se sì, cos'è? 

Tante domande e poche risposte, aimè, come sempre!!!

Ipotizziamo che in realtà non ci sia proprio niente da capire, da realizzare, da sviluppare. Proviamo ad accettare l'idea che l'essere umano custodisca già dentro di sé quel potenziale che un giorno semplicemente emergerà in tutto il suo splendore. L'uomo nasce già perfetto. L'uomo é già espressione dell'Amore. Perché se Amore é un attributo divino, e se l'uomo é stato fatto a immagine e somiglianza di Dio, allora ha dentro di sé tutto quello  che li serve per essere un dio. 

Nello stesso modo in cui un neonato nasce già con tutto un potenziale che non appare ma che un giorno, quando lui sarà pronto, li permetterà di camminare, parlare, pensare...così l'essere umano nasce già perfetto. Dovrà solo aspettare il tempo necessario per crescere ed esprimere quella perfezione, presente fin dal giorno zero, in modi sempre migliori.

Non si tratta di imparare ad amare. Si tratta piuttosto di essere l'Amore in un modo sempre più fedele al modello iniziale. Così come il fiore di loto, prima di sbocciare, ha dentro di se la mappatura del fiore che sarà una volta sbocciato, ogni essere umano é già una forma grezza di quella perfezione che prima o poi incarnerà perfettamente. 

Dall'inferno al paradiso, appunto. 

Cosa possiamo fare allora per far sì che questo fiore di loto sbocci?

Durante il nostro viaggio verso l'Amore che già siamo, possiamo aiutarci e sostenerci facendo le giuste scelte. Ovvero, preferendo il bene al male. 

Cosa significa la parola male? Non sono interessata a definizioni bigotte o dogmatiche del "male". Per me la questione é molto semplice: il male é quel comportamento (pensieri, parole o azioni) che nuoce a noi stessi o agli altri, fa poca differenza. Ogni volta che siamo nocivi, scegliamo il male al posto del bene. Ed ogni volta che scegliamo il male, ci allontaniamo dal nostro obiettivo finale: essere Amore.

Non importa pensare in grande; piccoli esempi banali saranno sufficienti per capire tutta la questione. 

Quando mangio qualcosa che mi fa male perché non so resistere alla tentazione; quando mi sottraggo all'abbraccio dei miei figli perché sono stanca o annoiata; quando rispondo in modo cinico perché il mio orgoglio si sente tradito; quando alimento il mio malumore giustificandolo in mille modi...potrei andare avanti all'infinito.


Ovviamente qui non si tratta di essere "buoni". Non é di un falso buonismo ciò di cui siamo in cerca. Non ci viene richiesto di accettare qualunque cosa o di passare sopra a soprusi o ingiustizie. Il concetto é molto più sottile e richiede onestà interiore. Ciò che dobbiamo osservare per capire se la nostra scelta va in una direzione o nell'altra, cioè se é nociva o meno, non é tanto la forma di ciò che facciamo o diciamo ma piuttosto il movente. Chiediamoci: perché ho mangiato quei biscotti? Avevo veramente fame o l'ho fatto per noia? Perché non ho abbracciato mio figlio? C'era qualcosa di sbagliato in quell'abbraccio? O forse ero infastidita da qualcos'altro e chiusa nel mio orgoglio ferito non sono riuscita a concedermi? Perché ho criticato quella amica? Avevo bisogno di dirle qualcosa di importante? Oppure mi sono vendicata di quella volta in cui lei criticò me?...

Capite che il confine tra il nocivo-e-non può essere veramente molto sottile. 


E spesso mentiamo a noi stessi, raccontandoci che c'era un buon motivo dietro a quel comportamento.

Anche perché, in linea di massima non esiste un comportamento completamente giusto e uno completamente sbagliato. Ciò che fa la differenza per noi, é l'analisi del movente. A volte é necessario difenderci, anche alzare la voce, come fece Gesù nel tempio contro i farisei. Ma il movente deve essere pulito e l'azione per quanto forte e decisa, dovrebbe essere non violenta. In quel caso, oltre a difenderci, daremo anche un messaggio all'altro che forse aveva bisogno di una bella strigliata!

Di solito poi, siamo soliti giustificare la nostra scelta del male, trovando mille scusanti, a volte anche molto valide, che possano spiegare il perché di quella scelta.


Ma non prendiamoci in giro! Non scelgo il male perché sono stanca o perché é un periodo difficile, o perché ho perso il lavoro e chi più ne ha più ne metta. Scelgo il male perché il richiamo dell'Amore é ancora troppo flebile dentro di me, mentre tutte le altre voci urlano. 

La vera scelta tra il bene e il male in realtà é tra la voce dell'Anima, il cui attributo principale guarda caso é proprio l'Amore, e tutte le altre miriadi di voci e vocine che continuamente parlano, giudicano, criticano, si lamentano, cercando una gratificazione al senso di vuoto in cui ristagnano. 

E non fraintendetemi proprio adesso. Non c'è niente di male in quel vuoto. Anzi, noi dovremmo imparare a stare proprio in quel sacro luogo, dove risiede il nostro vero essere. E invece lo temiamo e lo riempiamo continuamente, di biscotti al cioccolato, di cose da fare o da pensare...

Solo quando smetteremo di scegliere il male, quindi solo quando smetteremo di essere nocivi,  cioè di agire spinti da moventi errati,  allora potremo cominciare a sentire quella debole fiammella che chiamiamo Amore. Ogni volta che rinunceremo al "riempire" , ogni volta che preferiremo essere innocui, alimenteremo quella fiammella. Ogni volta che riusciremo a dire "no" a quella merenda di troppo che ci fa ingrassare, a quel film violento che ci fa stare male, a quell'amico che non fa per noi, a quelle chiacchere da bar che lì per lì ci divertono ma che poi ci lasciano con l'amaro in bocca, bene, ogni volta che riusciremo in uno solo di questi risultati, avremo fatto un passo verso l'Amore, cioè verso noi stessi.

Ogni giorno é un'occasione in più. Un possibile passo di avvicinamento al Cuore del nostro Essere più vero. Ogni ciclo di 24 ore é pieno di sfide e di trappole. Dobbiamo essere molto svegli per non cadere. E molto umili per rialzarci una volta caduti. E molto stabili sulle nostre gambe per dire "no" una volta in più. E molto silenziosi, per sentire quella Voce che dal profondo di noi stessi sa sempre cosa fare e dove andare.


Così come Dante insieme alla sua Beatrice potremo finalmente approdare a quel meraviglioso paradiso che esiste già dentro di noi e dire...

"ma gia volgeva il mio disio e 'l velle

si come rota ch'igualmente é mossa

l'amor che move il sole e l'altre stelle."

  



 

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