Il matrimonio sacro.

 Tutti siamo custodi di due tipi di energia: maschile e femminile.


 Questo non ha niente a che fare con la nostra identità di genere; che si sia nati maschi o femmine, non fa differenza. Dentro ognuno di noi esistono entrambe. Allo stesso tempo, di solito, queste due energie non sono in equilibrio come invece dovrebbero essere. L'una prevale sull'altra. O meglio, l'una schiaccia l'altra. Quale delle due sia non ha poi così importanza. Ciò che conta é invece il risultato finale:  chi siamo. 

Possiamo essere donne che espongono un'energia prevalentemente maschile, come spesso mi é capitato di osservare lavorando con i gruppi al femminile. Oppure, essere uomini ma con una spiccata energia femminile, o viceversa.

L'energia che prevale, farà di noi ciò che siamo all'esterno. Determinerà il nostro modo di essere. Forgierà i nostri comportamenti, le reazioni. Guiderà le nostre scelte, in definitiva influenzerà tutta la nostra vita.

In teoria queste due energie, dovrebbero e potrebbero trovarsi in equilibrio, espressione perfetta di un equilibrio divino che non necessita di nient'altro che di se stesso. Il risultato di un'integrazione che fa dell'essere umano un dio in terra.


E questo sarà l'obiettivo di ognuno di noi. Tornare ad essere entrambe quelle energie. Un'unità divina, perfetta, che non pende né a destra, né a sinistra. 

Ad oggi siamo ancora molto lontani da questa perfezione e tante volte ci chiediamo se mai sarà veramente possibile. Di fronte al nostro sguardo impotente, in ogni angolo della terra, abbiamo prove di quanto ancora queste due energie siano in guerra fra loro. La pace sembra essere lontana.

Ma vediamole un po' più da vicino. Cosa si intende per energia maschile e per energia femminile?

L'energia maschile, neanche a dirlo, é un'energia "entrante".
Penetrante, potremmo dire. È un'energia attiva, che si muove verso, estremamente pratica, logica, concreta, molto con i piedi per terra insomma. Pochi voli pindarici e molta organizzazione. Regole e schemi la rappresentano sicuramente. È un'energia propositiva, protettiva, direttiva e focalizzata all'obiettivo. 

Tutte, queste, caratteristiche dell'energia maschile quando si trova nel suo punto neutro.

Aimé però, questo accade molto raramente. Più spesso invece succede che tale frequenza, alla quale abbiamo dato il nome di "maschile", si collochi in punti diversi dello spettro a lei possibile, esprimendo quelle stesse qualità, in ottava alta o in ottava bassa.

Il maschile in ottava alta, ovvero al meglio delle sue potenzialità, diventa un'energia irresistibile. Non puoi non innamorartene. È un'energia che entra, ma lo fa con delicatezza, con quella forza mista a dolcezza che ti spiazza. E non entra mai solo per se stesso, ma per entrambi. È quel maschile che ti protegge senza umiliare,


che si muove senza rompere, che organizza senza imporre, che ti tiene sulla terra ma con lo sguardo al cielo. Dirige senza schiacciare. Guida con la saggezza. È duro quando serve ma sempre con amore. Ha come obiettivo il bene di tutti e lavora per questo. 

Quando ci capita di incontrare anche solo un piccolo sprazzo di un maschile così, certo non lo dimentichiamo. Ne sentiamo la nostalgia, perché ci da sicurezza, stabilità, struttura. Ne abbiamo bisogno come dell'aria. In potenziale tutti lo possediamo. Ma quanto li permettiamo di esprimersi in questo modo?



Al contrario invece, il maschile in ottava bassa, al quale purtroppo siamo molto più abituati, é un'energia che penetra senza chiedere il permesso.


Entra con forza per soddisfare i suoi bisogni. È egoista di un egoismo che mette i brividi. È pronto a distruggere per ottenere ciò che vuole. Non può sentire l'altro, né i suoi bisogni, né tantomeno il suo pianto. Scambia la protezione con la dominazione, il rispetto con l'asservimento, l'azione con l'aggressione, l'organizzazione con la rigidità, la concentrazione con l'ossessione. Ha un solo obiettivo: entrare e prendere ciò che ritiene essere suo. Imporsi. Eliminare l'altro. È un'energia che quando passa non lascia niente dietro di sé. 

Tra questi due estremi, ovviamente c'è tutta una gamma di sfumature che osserviamo dentro e fuori di noi ogni giorno.

L'energia maschile di ottava bassa  ha prevalso nel nostro sistema e sta ancora prevalendo. È sotto gli occhi di tutti, con quali risultati. 

Una Terra stuprata, sfruttata al limite della sopportazione. Egoismo dilagante. Materialismo senza fine. Caduta dei valori umani. Distruzione dei più deboli a vantaggio dei più forti, e così via.

 Il maschile in ottava alta é ancora poco presente. Il guerriero di luce, impavido e coraggioso, che non lotta per se stesso ma per principi più alti, che dà la sua vita per gli altri, non va di moda nei nostri tempi. Siamo invece incoraggiati, tutti, uomini e donne, ad essere dominatori senza pietà. Conquistatori. Ambiziosi proprietari di ciò che in realtà non ci appartiene.

E l'energia femminile?

Anche in questo caso, abbiamo un'ottava alta e un'ottava bassa, naturalmente.

L'energia femminile per definizione, accoglie, riceve.


È programmata per questo. Protegge trattenendo, in un'eterna gestazione crea, cura la sua creatura donando se stessa. Permette all'altro di entrare, di essere. È silenziosa, delicata, attenta, ma di una forza che smuove le montagne quando é chiamata all'azione. Nutre. Accudisce. Tiene il campo pulito. Sa stare, sa aspettare. È astratta. È profondamente empatica.

Quando si trova in ottava alta, questa energia vibra di una frequenza che é così pulita, da fare luce ovunque si venga a trovare. È la Madre di tutti. Non tanto, o meglio, non solo perché capace di dare la vita attraverso il suo corpo, ma come energia che si dà completamente per l'altro, per la sua esistenza.

Senza questa energia niente esisterebbe o potrebbe continuare ad esistere.

Anche l'energia femminile ovviamente ha un'ottava bassa. Così, l'accoglienza diventa passività, la ricezione diventa assenza, la protezione diventa dipendenza. Il silenzio é incapacità di espressione. Il nutrimento, un riempire. L'accudimento, manipolazione. L'empatia, un'arma. Il controllo prende il posto della fiducia. Il vittimismo, il laccio messo intorno al collo dell'altro per trattenerlo a sé in un egoismo senza fine.

Non é capace di creare, perché non é capace di farsi da parte.

Detto questo, dobbiamo essere molto attenti a non confondere queste due energie con il sesso di chi ci sta davanti. Conosco tante donne dominatrici senza pietà e tanti uomini controllanti e passivi. E ancora, donne che usano il vittimismo per tenere gli altri intorno e uomini che bruciano tutto quello che trovano sul loro cammino.

A mio avviso, se vogliamo essere di aiuto a noi stessi e ai tempi che stiamo vivendo, un tempo di passaggio dove il vecchio sta crollando giorno dopo giorno ma il nuovo ancora non si é presentato all'appello, possiamo e dobbiamo osservare molto attentamente queste due energie dentro di noi.

Quale delle due prevale? Durante la giornata, quale energia metto in campo più spesso? E perché? Quando sono espressione dell'energia maschile e quando invece della femminile? E le mie energie a quale ottava si esprimono?

Tutte queste domande ci aiuteranno ad orientarci in quel lavoro di integrazione che siamo chiamati ormai a fare dentro di noi.

Perché non é più il tempo di dover scegliere tra l'una o l'altra. È il tempo di integrare, di mettere insieme. Di sposare finalmente queste due parti, divorziate da tempo immemore, ma che adesso urlano per stare insieme. Di realizzare quel matrimonio sacro per cui siamo stati creati.


Non sentite anche voi il peso di essere solo l'una o  l'altra? Le donne che si lamentano perché sentono di dover essere "come uomini" e gli uomini che ogni giorno perdono un po' della loro sacra forza. E ancora, donne schiacciate da uomini ciechi e uomini che le schiacciano come fossero formiche.

Tutto questo deve finire e alla svelta. Ma tutti noi abbiamo una responsabilità in questo lavoro: ogni volta che entriamo senza chiedere il permesso, diciamo sì a quel tipo di forza. Che sia nel lavoro o  a casa, con i figli o con i suoceri non importa. Appoggiamo quel sistema e quel sistema ci schiaccerà. Ogni volta che rimaniamo passivi, nascondendoci dietro alla sorda lamentela, stucchevole quanto inutile, diciamo sì a quella forza che vuole cancellare, eliminare.

Prendiamo coscienza di cosa facciamo ogni giorno perché é dalle piccole cose che si cambia il mondo. E il momento é proprio adesso.

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